ALLESTIMENTO ESPOSITIVO E VALORIZZAZIONE TURISTICA

L’entusiasmo per il recupero del castello ha spinto l’Amministrazione comunale ed altri enti locali, tra i quali la Cassa di Risparmio di Lucca, ad investire nuove risorse destinate ad una valorizzazione del monumento, della sua struttura e del suo passato storico in parte ricostruito grazie agli studi e ricerche avviati contestualmente al restauro.
Nel 1999 l’Amministrazione Comunale ha richiesto un contributo per la valorizzazione del mastio ottagonale di Castello Aghinolfi alla Provincia di Massa-Carrara che ha destinato, a questo fine, un finanziamento proveniente dalla Regione Toscana secondo quanto previsto dalla L.R. 61/1998.
I lavori, oggi già appaltati, riguardano la creazione di un allestimento espositivo interno al mastio ottagonale e l’installazione di un itinerario panoramico sulla terrazza.

Veduta della Corsica dal Castello Aghinolfi



 
 
 
 

L’interno del mastio, scavato archeologicamente, presenta una successione stratigrafica che ha inizio dallo sperone roccioso naturale sul quale insiste un basamento di una struttura quadrangolare. La stratigrafia esistente fa ritenere la struttura muraria quadrangolare preesistente alla torre ottagonale e quindi antecedente al secolo XII.
Lo scavo archeologico ha volutamente risparmiato l’eliminazione completa degli strati di pavimentazione sovrapposti e tra questi sono riconoscibili un livello di frequentazione associabile al periodo medievale, un livello al periodo post-medievale, ed infine un livello d’uso, coincidente con un pavimento in coccio pesto, corrispondente all’ultimo periodo di utilizzazione del mastio, antecedente alla metà del secolo XVIII.
Sulla pavimentazione più antica sono stati recuperati frammenti di maiolica arcaica, risalenti ai secoli XIII e XIV, mentre sulla pavimentazione post-medievale sono state rintracciate, oltre a frammenti ceramici, alcune macine appartenenti ad un mulino a vento, la cui esistenza è documentata dalle fonti scritte nel 1570.

 

Una macina del mulino rinvenuta all’interno del mastio ottagonale
 
 

Una tavola del progetto con lo schema per l’allestimento dei livelli situati sotto la pavimentazione in vetro



 
 
 
 

Sulla parete di fondo della sala anulare il progetto ha voluto conservare una sezione verticale composta da terra e detriti, comprendente la stratigrafia orizzontale relativa alla storia del castello dal suo abbandono ai giorni nostri. Sulla pavimentazione appoggia uno strato di mattoni, corrispondente al crollo della volta di copertura, con sopra detriti di muratura. Segue un livello terroso, di colore scuro, formatosi dalla decomposizione del materiale organico che indica un vecchio piano di calpestio sul quale appoggia un consistente strato di deposito detritico corrispondente al crollo della struttura architettonica. Questo strato di crollo, che raggiunge l’altezza di circa 3 m., è generato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e rappresenta lo stato del deposito prima dell’inizio dei lavori.
Il contesto stratigrafico presente nell’intero ambiente, così documentato, rappresenta la storia del castello dall’altomedioevo sino ai giorni nostri; l’allestimento della sala ha il compito di illustrare e di rendere facilmente comprensibile a tutti questa successione storica. La visita al monumento deve quindi favorire una immediata comprensione della sua storia attraverso le immagini trasmesse dalle testimonianze materiali esistenti.

Schema progettuale per la carpenteria di sostegno alla pavimentazione in vetro



 
 
 
 

Il progetto prevede la posa in opera di una grande pavimentazione in vetro che avrà il compito non solo di proteggere i vari pavimenti antichi stratificati ma di agevolare la lettura stratigrafica mediante l’installazione, sulla superficie vetrata, di fasce adesive colorate, indicanti ciascuna il periodo storico del tratto di pavimentazione sottostante. La pavimentazione in vetro costituisce quindi uno strumento per agevolare la lettura delle sedimentazioni storiche. I numerosi reperti rinvenuti in occasione degli scavi verranno collocati al di sotto del pavimento in vetro ciascuno su di un livello pavimentale corrispondente in termini cronologici.
Per rendere meglio comprensibile l’evoluzione storico architettonica del monumento si è pensato di procedere ad una ricostruzione virtuale di tutte le vicende costruttive note. I dati acquisiti scientificamente saranno resi facilmente comprensibili attraverso una animazione tridimensionale il cui lavoro è già stato avviato. Si prevede di portare a compimento il filmato in corrispondenza della fine del primo lotto funzionale.

Veduta dello sperone roccioso incamiciato dal mastio ottagonale nell'alto medioevo.
A fianco le fasi iniziali della costruzione della
“gabbia” che verrà utilizzata per la creazione dello scenario dell’animazione.
All’interno della gabbia si trova il modello
tridimensionale del rilievo sul quale sorge il castello.